Personaggi illustri

Cenni storici dei più insigni personaggi di San Paolo e di Solbrito dal XII al XIX secolo

Dott. Carlo Alberto Goria

Questa sezione ha lo scopo di tratteggiare la storia dei personaggi più significativi che hanno dato lustro, con la loro vita e le loro imprese, ai due borghi che oggi costituiscono il Comune di San Paolo Solbrito.

Il Comune di San Paolo Solbrito nasce, per Regio Decreto del 15 gennaio 1928, dalla fusione dei due preesistenti Comuni di San Paolo della Valle e di Solbrito nel 1928.

Le origini dei due borghi sono molto antiche. Solbrito certamente esisteva in epoca romana, come dimostra il ritrovamento, in loco, di mattoni e suppellettili di quel periodo. Sorgeva nella vallata del Rio Traversola, sottostante l’attuale abitato, lungo la Via Fulvia, che univa Dertona Julia, l’attuale Tortona, ad Angusta Taurinorum, l’attuale Torino. Il toponimo “Solbrito” deriva dal francone “Soldeberigo” latinizzato in “Sulbericum”, anche se vi fu chi sostenne che derivasse da “Subericum”, in quanto anticamente le pendici del colle su cui sorge il borgo erano ricoperte da querce da sughero, in latino “Quercus Suber”.

Più incerta è l’origine del borgo di San Paolo. Secondo una costante tradizione sarebbe sorto, tra il II e il V secolo dopo Cristo, intorno ad un oratorio dedicato all’Apostolo delle Genti, situato anch’esso, come Solbrito, nella vallata del Rio Traversola.

Nell’alto medioevo, per ragioni strategiche, entrambi i borghi si trasferirono dalla valle sulla sommità dei colli sovrastanti, intorno ai rispettivi castelli.

La più antica attestazione storica di Solbrito e di San Paolo è contenuta in un atto di permuta di terreni in favore del Vescovo di Asti, Brunigo, datato giugno 948.

Nel XIII secolo la maggior parte degli abitanti fu forzatamente trasferita nel nuovo insediamento creato dalla città di Asti come baluardo contro Chieri, denominato Villanova della Piana.

Solbrito e San Paolo furono infeudati a diverse famiglie nobili, tra le quali i Ricci, i Blancardi, i Montafia, i Ramelli, i Gentile, i Losa-Calusio, i Provana, i Colli di Felizzano.

Dipendendo dalla Contea d’Asti ne seguirono le vicende e furono perciò soggetti dapprima ai Visconti, successivamente ai Valois-Orléans e ai Re di Francia, fino al 1559, quando, dopo la Pace di Cateau Cambrésis, entrarono a far parte dei domini sabaudi.

Allo scopo di far rivivere la storia millenaria di questo paese del Basso Monferrato Astigiano, attraverso i personaggi e i casati che, nelle varie epoche, hanno dato lustro particolare al suo nome, tutti gli anni si svolge un imponente Corteo Storico in costumi d’epoca.

Il Corteo Storico

Il Corteo Storico, che si svolge nell’ambito dei festeggiamenti del “San Paolo Solbrito Day”, non rappresenta semplicemente un evento folcloristico, come avveniva nei primi anni della sfilata medievale che si snodava per le vie del Paese, ma una vera e propria rievocazione storica.

Nel Corteo, infatti, i figuranti rappresentano personaggi realmente vissuti, che hanno dato lustro alla soria di questo territorio.

Ultimamente si è voluto dare alla manifestazione un più ampio respiro, sviluppandola in due direzioni: una, temporale, e l’altra spaziale.

Temporale, in quanto, da rappresentazione concentrata sui secoli XIII e XIV, spazia oggi dall’inizio del 1200 fino alla fine del 1700.

Spaziale, in quanto, dalla rievocazione di personaggi strettamente legati alla storia dei due borghi di Solbrito e di San Paolo, si è passati a quella di figure illustri della storia di paesi circonvicini. Questo è l’indirizzo con cui si intende proseguire, in modo da coinvolgere un numero sempre maggiore di realtà locali, storicamente e culturamente omogenee tra loro.

Il Corteo Storico, coi personaggi di seguito descritti, si inquadra nella rievocazione storica in costume, che si svolge annualmente in un fine settimana nel mese di Maggio.

Tradizionalmente il corteo è preceduto dal Gonfalone con lo stemma del Gruppo Storico, il cui scudo è costituito dall’arme delle due famiglie feudali più imponanti (i Riccio, per San Paolo e i Colli di Felizzano, per Solbrito) e dallo stemma del Comune. Seguono poi i personaggi, ciascuno con le proprie insegne e accompagnato dai propri famigliari e cortigiani.

I costumi utilizzati sono confezionati da Angela Venturello, che, per la loro realizzazione, si avvale di rigorose documentazioni storiche.

I personaggi storici

In ordine di sfilamento

1 – ANDREA RICCIO, IL CROCIATO, Signore di Solbrito

Appaneneva ad una delle più antiche famiglie astigiane, che vantava le proprie origini da Anscario I, marchese di Ivrea.

Andrea Riccio visse a cavallo del 1200 e partecipò alla IV Crociata (1204). Si tratta del personaggio centrale dell’intera rievocazione storica. La vigilia della sfilata se ne festeggia il ritorno dalla Crociata con una solenne cerimonia religiosa e un sontuoso banchetto a cui partecipano nobili e popolani.

2 – EMANUELE RICCIO, Signore di Solbrito

Emanuele Riccio visse a cavallo del 1300. Fu capostipite della Linea dei Signori, poi Conti, di Solbrito.

3 – EMANUELE COLLI, Decurione di Alessandria

Decurione di Alessandria sul finire del XIV secolo. Fu il capostipite di un’illustre famiglia alessandrina che diede i natali a numerosi giureconsulti, ecclesiastici, magistrati.

I Colli di Alessandria furono infeudati Marchesi di Felizzano nel 1753 e Conti di Solbrito nel 1767.

4 – OBERTO DI MONTAFIA, Signore di Montafia

La famiglia dei di Montafia fu un’illustre casata astigiana che ebbe in feudo varie terre, tra le quali, oltre a Montafia, Roatto, Maretto, Solbrito, Tigliole e Varisella.

Da Oberto di Montafia, vissuto nella seconda metà del XIV secolo, discesero, tra gli altri, Tommaso, investito di parte del Feudo di Solbrito nel 1623 col titolo di Conte, Anna, figlia di Ludovico, Conte di Montafia, che andò sposa a Carlo di Borbone, Conte di Soissons e fu madre di Maria, che nel 1625 divenne moglie di Tommaso Francesco di Savoia, Principe di Carignano.

5 – BARTOLOMEO RICCIO, Signore Solbrito e di San Paolo

Nobile d’Ospizio Astese, visse nel XIII secolo, fu il capostipite della Linea dei Signori, poi Conti, di San Paolo.

6 – IBERTETTO RICCIO, Signore di Cellarengo

Apparteneva alla Linea dei Conti di San Paolo e fu infeudato di Cellarengo intorno al 1450.

7 – GIOVANNINO RICCIO, Signore di Corveglia

Dei Signori di San Paolo, nel 1376 si impossessò, manu militari, del convento fortificato di Corveglia, passando per le armi i canonici dissidenti che da alcuni anni vi spadroneggiavano, dedicando il proprio tempo ad ogni tipo di nefandezze, tra cui il latrocinio e l’omicidio di viandanti. Giovannino vendicò così il padre, Bernardo, Signore di San Paolo, che era stato rapito e ucciso dai canonici, prese possesso del Convento di Corveglia e ne rivendicò il feudo.

Sua Consorte fu San Martino d’Agliè.

8 – FRANCESCHINO PROVANA, Signore di Leynì

Franceschino Provana fu investito di Leynì nel 1365, col titolo di Signore.

Da lui discesero, tra gli altri, Ludovico Provana, Signore di Bussolino e della Gorra (1438), Andrea Provana di Leynì, ammiraglio e comandante della flotta sabauda alla Battaglia di Lepanto (1571), Carlo Ignazio Provana di Bussolino, che nel 1741 fu investito, col titolo di Conte, di parte di Solbrito, ossia del feudo di Castelgentile, per via della madre Cecilia Gentile, ultima discendente di quel casato.

9 – ANTONIO ASTESANO

Rappresenta il territorio di Villanova d’Asti, che vi nacque nel 1412.

Fu insigne letterato, umanista e poeta.

10 – GIACOMO MURATORE e GIULIA ISNARDI DE CASTELLO

GIACOMO MURATORE, uomo d’armi, capitano di ventura, grazie al matrimonio con GIULIA ISNARDI DE CASTELLO, entrò in possesso di parte del Feudo di Valfenera.

11 – MARIA STUARDA, Regina di Scozia, e DAVIDE RICCIO, dei Signori di Solbrito.

Mary Stuart, italianizzata in Maria Stuarda (Linlithgow, 8 dicembre 1542 – Fotheringhay, 8 febbraio 1587), fu regina di Scozia dal 14 dicembre 1542 al 24 luglio 1567, regina consorte di Francia dal 10 luglio 1559 al 5 dicembre 1560 e regina d’Inghilterra per i legittimisti inglesi dell’epoca che non riconoscevano Elisabetta I come legittima erede di Enrico VIII.

Nel 1564, conobbe Davide Riccio e, apprezzandone l’intelligenza politica, lo volle suo segretario particolare e consigliere. I rapporti fra i due erano così stretti che si iniziò a mormorare che fossero amanti. Davide Riccio, dei Signori di Solbrito, era nato nel 1533, forse a Pancalieri, e fece parte di una missione diplomatica del Duca di Savoia Emanuele Filiberto, presso la Regina di Scozia, anche allo scopo di sostenere il partito cattolico. Il marito della Regina, Lord Darnley, roso dalla gelosia e dall’invidia per il giovane diplomatico sabaudo, ma soprattutto istigato dai nobili del partito protestante, ordì un complotto per elilninarlo. La sera del 9 marzo 1566 Davide Riccio venne assassinato nel castello di Holyrood, sotto gli occhi atterriti della Regina, con 57 pugnalate.

12 – LUIGI COLLI Marchese di Felizzano e Conte di Solbrito

Nacque nel 1757 da Giacomo Antonio, Marchese di Felizzano, e da Elisabetta Beccaria, figlia di Teresa Ricci dei Conti di Solbrito.

Dalla nonna materna ereditò il titolo di Conte di Solbrito ed il cognome Ricci che unì a quello di Colli. Sposò, nel 1786, Marianna Cristina Canalis di Cumiana, nipote, per parte di madre, di Vittorio Alfieri.

Colonnello di un Reggimento di Cacciatori dell’ Armata Sarda, passò al servizio della Francia, dopo la rinuncia del Re di Sardegna, Carlo Emanuele IV, agli Stati di Terraferma (1798).

Divenuto Generale nella “Grande Armée”, si distinse per coraggio, decisione e intelligenza tattica, e godette della stima e dell’ammirazione di Napoleone Bonaparte.

Ritiratosi dal servizio attivo nel 1806, morì ad Alessandria nel 1809.

Il suo nome è iscritto tra quello degli eroi dell’impero napoleonico nell'”Arc de Triomphe” a Parigi.

La sua discendenza annovera numerosi illustri generali, ammiragli e funzionari dello Stato ed è tuttora fiorente.

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